Ve la ricordate la mostra anatomica fatta di corpi beri conservati con la tecnica della plastinazione? Real bodies, aperta alla Fabbrica del Vapore nel 2016, torna con un’edizione tutta nuova, titolata “Real Bodies, oltre il corpo umano”.

In occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo Da Vinci, nel 2019, oltre 30 riproduzioni di corpi saranno ispirati proprio dai bozzetti del genio fiorentino. Vero e proprio pioniere delle moderne tecniche di indagine autoptica, Leonardo Da Vinci eseguì personalmente nella sua vita almeno 10 autopsie di cadaveri accertate nei suoi scritti, anche se gli studiosi ritengono che siano state molte di più. “Figura in orgasmo”, “Vitruviano”, “Studio embriologico” saranno solo alcune delle installazioni di cadaveri plastinati tratte dai più celebri disegni anatomici del grande maestro. Ed è proprio la prima che ha destato più scalpore tra i più, segnalando la raccolta di oltre 500 email di denuncia contro l’opera “Figura in orgasmo”, l’installazione ispirata all’omonimo disegno di Da Vinci che ritrae esplicitamente l’atto della penetrazione nella sua valenza anatomica.Un bozzetto pensato dal genio di Firenze per illustrare le teorie sulla circolazione dei fluidi del medico greco Galeno, trasposto oggi attraverso due salme – un uomo e una donna – unite nell’atto riproduttivo grazie a un procedimento chimico di conservazione mediante polimeri durato due anni. Da sola “Figura in orgasmo” vale la discreta cifra di 1 milione di dollari.

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Un estratto del bozzetto di Leonardo Da Vinci da cui è stata tratta l’installazione “Figura in orgasmo”, 1500

«L’orgasmo dei morti è pornografia, hard e blasfema, prima o poi sparisce» recita il testo delle mail, tutte uguali.

Da Venice Exhibition, organizzatori di Real Bodies, è stato rilasciato un comunicato che esprime, un’altra volta, come le installazioni rappresentino un tributo alle scoperte dell’artista rinascimentale. Il produttore amercano di Real Bodies ha chiesto agli organizzatori di ritirare l’installazione o quantomeno di metterla in un’area facoltativa, così da proteggerla da eventuali atti di vandalismo. In questo modo, però, la fruizione sarebbe limitata.

Rischio reale o trovata pubblicitaria? La storia tormentata delle indagini anatomiche di Leonardo, rimaste segrete fino all’Ottocento, resta ancora oggi motivo di diniego da parte dei visitatori più impressionabili o pudici. Per scoprire se troveremo oppure no la così chiacchierata installazione, dovremo attendere il 6 ottobre, giorno di apertura della mostra allo Spazio Ventura XV.