Subito dopo l’ormai famosa apertura della Roastery Reserve in Piazza Cordusio, il colosso americano Starbuck sceglie Milano per portare in Italia il suo format internazionale, il modello “Core” di cui esistono oggi nel mondo già 28mila negozi. Il centro meneghino ha visto spuntare l’uno dopo l’altro locali di tagli diversi, prima in zona Garibaldi, poi in San Babila e infine all’aeroporto di Malpensa. E non è finita qui, perché se le aspettative risulteranno come da previsione, i locali targati Starbucks potrebbero moltiplicarsi come funghi.

Una fotografia della Roastery Reserve in Piazza Cordusio

Una fotografia della Roastery Reserve in Piazza Cordusio

Quest’invasione, che punta a posizionarsi nelle aree più nevralgiche della città, avrà una veste diversa rispetto alla Roastery di Cordusio. Infatti, la scelta del gruppo fondato da Howard Schultz nel 1983 aggiunge al format americano alcuni elementi tipici dell’italianità sia per quanto riguarda il design degli spazi che nell’offerta gastronomica. Il risultato è un mix tra il brand internazionale e la specificità locale, che vedrà muffin, insalate e panini accorstarsi ai più classici, e italiani, cornetti, brioches e crostate. Il tutto preparato al momento. In quanto a design, i marmi e i toni caldi degli arredi, con finiture di legno, bronzo e ottono, ribadiranno l’atmosfera dei bar storici Milanesi. Liz Muller, chief designer officer dell’azienda che ha firmato la Roastery, si dice attenta agli artigiani e alle aziende italiane, che verranno chiamate ogni volta a realizzare gli spazi delle caffetterie.

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Con l’apertura delle nuove caffetterie, che promettono un servizio capillare partito da Milano e che toccherà le principali città italiane, Starbucks ha dimostrato di credere nel nostro Paese. Il progetto di espansione sarà a medio termine, con una durata prevista di 5 anni, che evolverà in base alle nuove necessità e alla risposta del popolo italico. E dunque, ecco che l’offerta di varie tipologie di caffè si accosta a prodotti italiani come l’espresso e il cappuccino, in vendita a 1,30 euro e 1,80 euro rispettivamente. Oltre a ciò, ci sarà una vera e propria elaborazione di prodotti in esclusiva per la catena americana e con base a Clusone, dove sarà allestito uno stabilimento con chef “ad hoc” per la produzione di leccornie di ogni genere. A differenza della Roastery, prima in Europa e terza nel Mondo, gestita direttamente dalla multinazionale americana, tutti i locali Starbucks del nostro Paese saranno affidati in fanchising al partner Percassi attraverso la newco Siren Coffee.