Il cosiddetto Decreto del Fare, ha introdotto importanti novità in materia di riscossione dei debiti tributari.  Le modifiche sono molte e di grande impatto; oltre alla possibilità di pagare in 120 rate, la novità più importante riguarda il divieto di espropriazione dell’abitazione principale, divieto che opera in presenza di quattro condizioni:

1) deve trattarsi dell’unico immobili posseduto dal debitore

2) il fabbricato deve avere destinazione catastale abitativa: se il debitore abita in un immobile a uso ufficio la copertura non opera

3) non deve trattarsi di una casa di lusso, a prescindere dalla categoria catastale ufficiale, né appartenere alle categorie a8 (ville)o a9 (castelli)

4) il debitore deve avere residenza anagrafica nell’unità in esame

è stato elevato da 20mila a 120mila euro il limite massimo di importo scaduto in presenza del quale l’espropriazione è ammessa, inoltre  non può avvenire prima che siano trascorsi sei mesi dall’iscrizione dell’ipoteca.