Occhi finti dalle espressioni più svariate si stanno diffondendo in tutta Europa. L’ispirazione arriva da due artisti danesi, Kim Nielsen e Peter Dam, fondatori di eyebombing.com, che hanno trasformato la loro creatività in un vero e proprio movimento artistico, l’eyebombing. Dalla Bulgaria alla Scandinavia, è sempre più facile trovare finestre, dissuasori, pensiline animate che sorridono o sono imbronciati, magari proprio per enfatizzare le loro condizioni. Infatti, l’eyebombing nasce per dare una seconda possibilità all’arredo urbano, soprattutto quanto obsoleto o inefficiente. L’obiettivo è quello di combattere la monotonia e forse di riuscire a strappare un sorriso ai passanti.

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E se completassimo Milano con occhi vispi e divertenti? Basta applicare dei “goggly eyes”, letteralmente occhi ballerini, ovvero occhietti adesivi che si muovono. Secondo gli artisti, l’umanizzazione di oggetti inanimati porterebbe ad una città più umana, più vivibile, con un pizzico di umorismo che non guasta mai.

Foto: courtesy eyebombing.com