Una tavolozza di colori e materiali che i designer hanno definito “più silenziosa”, un approccio sottile ma dettagliato che racconta la preziosa residenza di Tribeca, a Manhattan, realizzata dal duo creativo Jamie Drake e Caleb Anderson.

Drake e Anderson hanno ideato una disposizione a quattro camere da letto che comprende due grandi sale, una sala multimediale, un ufficio, una cantina e una palestra. L’intera esposizione a ovest serve come un unico grande spazio di intrattenimento, con un’area salotto, una cucina e un lungo tavolo da pranzo personalizzato.Sul lato opposto della residenza, la grande sala est e l’adiacente sala multimediale offrono ulteriori opportunità per intrattenere piccoli gruppi o semplicemente per guardare la televisione.

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Le viste a 360 gradi hanno spinto i progettisti a rielaborare il piano iniziale, pensato ancor prima che l’edificio fosse completato, ampliando l’appartamento tramite un delicato lavoro di demolizione e costruzione una volta che le unità abitative sono state ultimate. La ristrutturazione si è evoluta coprendo un’area di circa 7300 metri quadrati, con spazi di maggior respiro alternati a molteplici postazioni seduta più piccoli per creare intimità all’interno di ambienti di grande dimensione.

Nonostante il fatto che ci fossero diverse fastidiose caratteristiche meccaniche che non potevano essere spostate, i progettisti sono stati in grado di far passare una finestra interna intelligente tra il foyer e la grande sala ovest, realizzando il loro obiettivo di avere una linea visiva tra le estremità est e ovest della residenza.

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Soluzioni così innovative si possono trovare in tutta la casa, dal piedistallo a forma di fagiolo di Lima nel foyer che nasconde un tubo inamovibile, alla massiccia colonna meccanica nella grande sala est che ora appare completamente intenzionale, grazie alla sua finitura metallica personalizzata dei pittori decorativi di Manhattan Atelier Premiere.

Anche i soffitti hanno ricevuto un po’ d’amore sotto forma di curve scultoree strategicamente posizionate che “creano un contrasto con l’architettura lineare dell’esterno”. In alcune aree della casa il soffitto è illuminato da grandi finestre che lo illuminano e, dal lato opposto, esaltano lo skyline della città che non dorme mai.

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Per quanto concerne i colori, i progettisti hanno convenuto tonalità tenui come il tortora, il bianco, il grigio e il nero con accenti di cobalto, alzavola e ocra. Il mix di materiali, come tessuti texturizzati, gessi e metalli, si amalgamano con stile e freschezza alla struttura cementizia che caratterizza l’intervento. La nuova dimora risulta tranquilla, riposante senza essere noiosa e datata.

Foto di Stephen Kent Johnson/OTTO