In questi mesi si sta tracciando una variazione di percorso per quanto riguarda la tipologia di unità immobiliare preferita dagli italiani. Il mercato delle case nuove è in costante crescita in Italia, e a causa della scarsa domanda -si parla di circa il 10% dell’offerta- vanno a ruba. Se nel 2022 il mercato delle abitazioni di nuova costruzione è cresciuto del 10%, nel 2023 questo numero pare essere destinato a salire fino al 15%. E con l’aumento dell’interesse aumenta anche il costo di queste case, che rispetto a quelle usate costa un terzo in più. Considerati 10 comuni capoluogo italiani, il costo medio utile all’acquisto di una casa nuova è più alto di circa 1800 euro rispetto ad una casa da ristrutturare. A Milano, la differenza arriva a toccare i 3400 euro al metro quadrato.

Chiaramente il nuovo costa più dell’usato anche perché le case sono più aggiornate in termini di risparmio energetico e finiture, spesso più allineati al gusto odierno. Per di più, a questo si aggiunge meno pressione per quanto concerne la ristrutturazione, spesso con tempi e costi che non è facile prevedere in partenza.

Oggi le aspettative dei più giovani nei confronti di una papabile casa fanno emergere la necessità di godere di terrazzi o balconi, piani alti che ottimizzino la luminosità degli spazi, dimensioni generose e minore attenzione alla presenza dei servizi comunali, nonostante il 60% degli intervistati da Scenari Immobiliari preferisca avere il servizio di portineria per mantenere il decoro degli spazi comunali intatto e per una questione di sicurezza. Nelle case di nuova costruzione sono graditi i servizi piscina e sia, così come la presenza di un centro sportivo o una palestra.

La fotografia italiana parla di nuove costruzioni soprattutto a Roma e Milano, dove sono allocate circa due terzi delle abitazioni nuove in vendita. Nel capoluogo lombardo è previsto un ulteriore incremento dell’offerta recuperata dalle ingenti operazioni di riqualificazione di immobili esistente con destinazione d’uso diversa, ma anche dai grandi cantieri legati agli scali ferroviari e alle aree di sviluppo semi periferiche.