Il Comune di Milano ha approvato la vendita dello stadio San Siro, una decisione che segna un momento importante per il calcio italiano. Inter e Milan hanno accolto con entusiasmo la notizia, dichiarando in un comunicato congiunto che il nuovo impianto sarà “di livello mondiale, una nuova icona per Milano e un simbolo della passione dei tifosi di calcio di tutto il mondo”.
La proposta di vendita, già approvata dalla Giunta comunale a settembre, è stata ritenuta coerente con l’obiettivo della città di valorizzare l’area di San Siro. Parte dei proventi dell’operazione sarà destinata a interventi di interesse pubblico.
L’acquirente sarà una società controllata da Inter e Milan, che firmeranno insieme il contratto. Il prezzo di vendita è di 197 milioni di euro: 73 milioni verranno versati subito al Comune, mentre il resto sarà pagato a rate e garantito da fideiussioni bancarie o assicurative. Sono previste ulteriori garanzie per la realizzazione del nuovo tunnel Patroclo, la creazione di aree verdi e la demolizione parziale del vecchio stadio Meazza.
L’attuale San Siro, conosciuto come la “Scala del Calcio”, verrà abbattuto per lasciare spazio al nuovo impianto. Il progetto sarà firmato dagli architetti Norman Foster e David Manica e promette di essere all’altezza dei migliori stadi europei. L’inizio dei lavori è previsto per il 2027, con l’obiettivo di completare l’opera prima degli Europei del 2032, che l’Italia dovrebbe ospitare insieme alla Turchia.
Il nuovo stadio sarà moderno, sostenibile e conforme agli standard della Serie A, della UEFA e della FIFA. L’intenzione è di renderlo operativo tutto l’anno con eventi e attività capaci di generare nuove entrate. Il progetto definitivo sarà presentato entro pochi mesi, ma già si conoscono alcune anticipazioni: la struttura avrà una forma più ovale e due anelli invece di tre, le iconiche travi rosse spariranno e lo stadio sarà chiuso, in modo da ridurre l’impatto acustico verso l’esterno.
La capienza sarà di circa 71.500 spettatori, inferiore a quella attuale ma con una migliore visibilità per tutti. Si prevede la demolizione di oltre il 90% dell’attuale Meazza, con il mantenimento di una parte del secondo anello, la curva Sud del Milan, che sarà tutelata dalla Soprintendenza come bene storico.
L’investimento complessivo stimato è di circa 1,2 miliardi di euro, di cui 700 milioni destinati alla costruzione del nuovo stadio e 500 milioni alla riqualificazione dell’area circostante. Da questa cifra sono escluse le spese di bonifica, demolizione, acquisto delle aree e altri costi aggiuntivi. Secondo le previsioni, il progetto genererà un indotto economico di circa 4,6 miliardi di euro e porterà alla creazione di circa 18.000 posti di lavoro.


