Si parla sempre del quartiere di Santa Giulia, già soprannominato il quartiere olimpico. A far parlare di sé questa volta è la nuova arena olimpica progettata da David Chipperfield, già presente a Milano con proposte di architettura tra cui spicca la sede del Mudec.
Il nuovo palazzetto si racconta per mezzo di grandi anelli concentrici che si susseguono a formare una geometria ellittica ispirata all’archetipo dell’anfiteatro romano, reinterpretato con materiali e tecniche contemporanee. Dalla base rivestita con materiale minerale si sviluppano tre gironi di diversa altezza completamente rivestiti con tubi di alluminio e strisce LED alimentate tramite pannelli fotovoltaici posizionati in copertura che generano contenuti e luce durante la notte. Tra una fascia e l’altra, pareti vetrate che creano dei punti di attraversamento visivo tra l’interno e l’esterno dell’anfiteatro agonistico e si distribuiscono per ospitare lobby, bar, ristoranti e salottini relax. Il nuovo palazzetto sportivo sarà in grandi di ospitare fino a 16mila persone e si affaccia su una piazza di oltre 10mila metri quadrati parzialmente a verde. Tutt’attorno alla nuova arena olimpica lo studio Laura Gatti ha sviluppato un progetto verde fatto di alberi e colline che circondano l’area e contrappesano la grande materialità del palazzetto.
Dei 14 impianti per le Olimpiadi di Milano-Cortina, questo realizzato da Chipperfield è l’unico ad essere totalmente privato. L’inizio dei lavori è stato fissato per la fine del 2022.