Tra i 22 progetti architettonici selezionati dal bando per progetti urbani innovativi lanciato dalla città di Parigi, ‘REINVENTER PARIS 1’, il progetto EDISON LITE ha proposto un nuovo modello abitativo, basato su tre principi principali.

Il primo parla della creazione di unità abitative “su misura”, dove i futuri residenti hanno potuto partecipare alla definizione del progetto e del design della loro casa. Il secondo si fonda sulla percentuale di fornitura, circa il20%, di superficie extra, definita e condivisa con i residenti: questo fornisce l’accesso a spazi e strutture che altrimenti non sarebbero disponibili per i singoli residenti. Il terzo principio guarda all’accoglienza dei residenti in un paesaggio esistente: in gran parte piantato durante i lavori, il progetto architettonico comprende 75 m3 di terra, divisi tra 290 fioriere e un grande orto di 150 m2 sul tetto. Le piante hanno dunque avuto il tempo di stabilirsi e crescere prima dell’arrivo dei residenti. I residenti sono così accolti da un ambiente naturale consolidato, di cui saranno responsabili.

Un dettaglio del sistema di fioriere in facciata

Un dettaglio del sistema di fioriere in facciata

Il progetto propone così una sorta di stile di vita ‘permaculturale’: i residenti produrranno parte del loro cibo, imparando il piacere di veder crescere il cibo, un mezzo per incoraggiarli a partecipare allo sforzo collettivo che tutti dobbiamo intraprendere per ridurre le catene di approvvigionamento e andare verso un paesaggio di permacultura commestibile il più vicino possibile a casa. I materiali utilizzati nel progetto generano una combinazione ottimizzata di cemento, legno e metallo, tutti gestiti senza sprechi.

L’edificio comprende due unità commerciali attrezzate al piano terra: una è ora occupata dall’asilo nido Babilou e l’altra è uno studio di fisioterapia. Il sito si trova proprio accanto a Place d’Italie nel 13° arrondissement di Parigi sud-est, un piccolo spazio residuo di 415m2 che confina con il sito della scuola di musica Maurice Ravel. Questo minuscolo lotto è interamente chiuso in mezzo a un tessuto urbano estremamente vario, sia in termini di trattamento architettonico che di altezza imponente delle masse costruite che lo dominano.

La grande innovazione riguarda la costruzione di più del 20% di spazi comuni programmati e condivisi dai residenti. Questi spazi comuni sono stati progettati come un percorso, accompagnando i residenti e fornendo loro luoghi di incontro dal livello del seminterrato fino al tetto. Ne consegue un grande valore aggiunto al progetto, che deriva dalla sua capacità di creare un’atmosfera unica, invitando ogni residente a utilizzare questi spazi condivisi, a sentirsi a casa e a passarci molto tempo.

Foto courtesy Manuelle Gautrand Architecture