L’architetto Michele Perlini ha ristrutturato gli ultimi due piani di un palazzo storico sul Lago di Garda trasformandoli in open-space di ampio respiro descritti da oggetti di design e benessere sostenibile.

Asimmetrie, tinte opache e materiali naturali caratterizzano gli ultimi due piani di un importante palazzo nel pieno centro di Bardolino. Il lavoro di ristrutturazione e di interior è stato eseguito seguendo il desiderio della proprietaria di vivere in un ambiente arioso e all’insegna del benessere, ponendo grande attenzione alla zona notte situata all’ultimo piano.

La hall d’ingresso, che si trova in una corte privata del palazzo, è ecletticamente arredata grazie al recupero di una storica moto MV Agusta rossa già di proprietà della padrona di casa, che risalta sull’appariscente parete verde vegetale. Una scalinata in corten conduce al primo piano dedicato alla zona living. Il punto focale della casa è la grande parete verticale retroilluminata e rivestita in mattoni che incornicia tutti gli spazi dell’appartamento, dall’ingresso fino all’ultimo piano. Il primo piano è una grande zona living caratterizzata dai colori vivaci e accesi della cucina a scomparsa e dal verde acido del divano in velluto firmato Cassina, che giocano in contrasto con i colori più tenui del pavimento in resina effetto cemento, delle pareti in pietra naturale e delle travi del soffitto in legno sbiancato e verniciate con oli naturali.

Arcstudio

Dalla scala autoportante in acciaio corten, che sembra uscire dal muro di mattoni, si accede al piano superiore riservato alla zona notte. La peculiarità di questa camera è l’audace uso degli spazi nella quale la cabina armadio, insieme al letto, sono i protagonisti indiscussi al centro della stanza. La camera da letto è caratterizzata da una mini zona benessere composta dal lavandino doppio Agape posto di fronte al letto accanto all’iconica bubble chair che pende dalle travi a vista e da una doccia con cromoterapia posta sul lato opposto.

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Rispetto al piano inferiore, l’architetto ha deciso di mantenere toni tenui e neutri grazie all’uso del legno dei mobili insieme al rivestimento in argilla delle pareti originali e al pavimento in resina dall’effetto cemento, contrastati solo dal grande canale cilindrico in effetto corten dell’impianto di ventilazione.

L’impianto illuminotecnico della casa è concepito per creare scenari ed effetti di luce diversi a seconda della stanza in cui ci si trova. La nuova versione delle storiche parentesi di Flos, rigorosamente led 2700K, è usata sia nella zona giorno che nella camera da letto, dove sono unite alla piantana grazie all’uso di treppiedi. Sono state predilette temperature di colore molto caldo per dare il senso di un ambiente domestico e avvolgente, mentre l’uso di spot, batti luce e A segna passo intervallati creano punti di luce e zone d’ombra scenografiche.

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Arredato con le icone del design d’autore e pezzi unici in legno disegnati in esclusiva da Michele Perlini, il progetto è realizzato seguendo i principi della bioarchitettura e orientando le scelte degli interni verso il benessere e la sostenibilità grazie all’uso di materiali naturali, isolamenti interni igroscopici e impianto di ventilazione meccanica controllata.

Foto: courtesy Michele Perlini architetto