Era la casa di John Elgin Woolf, architetto americano impegnato in numerosi progetti su Sunset Boulevard, e più in generale a Hollywood. Oggi, è la casa di Francesco e Bee Carrozzini. Costruita tra il 1939 e il 1942 per l’attore e redattore televisivo Robert Seiter, poi ampiamente ristrutturata e ampliata da Woolf negli anni ’60 per il dottor Henry Dodge Jr, la residenza racchiude perfettamente il romanticismo e la teatralità che definiscono lo stile Regency di Hollywood. Woolf fu uno dei principali capostipiti della Hollywood Regency, rinomato per la sua maestria nel mescolare il neoclassico francese, il Greek Revival e gli idiomi del design modernista in un ensemble che stupisce per ricercatezza, glamour e romanticismo.

“Come europeo che viene in America, c’è un aspetto di sogno a Hollywood che ho sempre trovato molto interessante. Questa casa cattura quella fantasia”, dice Carrozzini, figlio dell’iconica direttrice di Vogue Franca Sozzani. Carrozzini ha iniziato la sua carriera come fotografo e regista di video musicali, lavorando con artisti del calibro di Lenny Kravitz, Jay-Z e Beyoncé. Il suo documentario del 2016 su sua madre, Franca: Chaos and Creation, ha segnato la svolta verso il cinema.

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Carrozzini ha acquistato la residenza Seiter/Dodge dall’albergatore Sean MacPherson nel 2017, l’anno prima che lui e Bee si sposassero. La caratteristica che definisce la casa con due camere da letto è la sua seducente facciata est di pareti di vetro curvilinee che cullano la forma a U della piscina, un’attrazione che fu aggiunta nel 1950 e successivamente reimmaginata da Woolf nella sua forma attuale come parte della ristrutturazione del 1960. Le ali vetrate si estendono all’esterno in portici pavimentati in mattoni che fiancheggiano la voluttuosa piscina. Dopo un accurato restauro del parquet, Carrozzini ha rivolto la sua attenzione alla ristrutturazione delle pareti del soggiorno e delle loro modanature a forma di proscenio, che incorniciano le nicchie della biblioteca, le librerie a muro e il camino focale posto drammaticamente al vertice delle pareti curve.

Carrozzini e Bee hanno arredato la casa con parsimonia, impiegando arredi del periodo -in particolare una serie di sedute di Osvaldo Borsani- mescolandoli al brio architettonico dell’edificio. La sua miriade di connessioni con il mondo dell’arte, della moda e della fotografia risuona in una collezione ricca di pezzi scelti da Mario Schifano, Paolo Canevari, Helmut Newton, Richard Avedon, Robert Capa, Thomas Struth e Man Ray.

“C’è un’anima in certi posti”, dice Carrozzini, esaminando la tana sognante, che ora, grazie al suo patrocinio, è ufficialmente catalogata come monumento storico-culturale di Los Angeles.