Qualche anno fa, o forse poco più, avevamo scritto sul blog di Cofim un articolo relativo al nuovo Policlinico che sorgerà nell’area dell’Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli e Regina Elena. Il 27 novembre scorso si è tenuta la cerimonia della posa della prima pietra per quello che si prospetta essere il più grande e moderno ospedale nel cuore di Milano.

900 posti letto e un giardino sospeso sul tetto dell’edificio, per un investimento complessivo di 201 milioni di euro, di cui oltre la metà recuperati dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare del Fondo Cà Granda, 30 milioni stanziati da Regione Lombardia e 36 milioni previsti dal Ministero della Salute. Il cantiere si chiuderà entro la fine del 2023, con l’edificio completamente pronto per il primo paziente proprio nello stesso anno.

L'area dove sorgerà il nuovo Policlinico

L’area dove sorgerà il nuovo Policlinico preparata per la posa della prima pietra

Il Policlinico sarà un esempio di come la sanità si è evoluta in questi ultimi anni, con nuovi modi di rispondere alle esigenze di cura dei pazienti. Il progetto esecutivo del cantiere è guidata dall’associazione temporanea di imprese guidata da Techint Spa e composta, tra gli altri, da Stefano Boeri e Barreca e La Varra.

L’ospedale, oltre a rispondere dal punto di vista psicologico alle nuove esigenze dei pazienti per mezzo di tecnologie e del parco urbano posto sul tetto, sarà anche realizzato con materiali a basso impatto ambientale e perseguendo standard elevati di sostenibilità durante la sua costruzione. Il nuovo Policlinico è un’opera che la città attende da lungo tempo, unico nel suo genere, che costituirà anche un nuovo polmone verde grande come il Duomo di Milano.

La posa della prima pietra avvenuta lo scorso 27 novembre

La posa della prima pietra avvenuta lo scorso 27 novembre

Un progetto tanto desiderato dalla città

Il nuovo Policlinico sarà costituito da 3 edifici collegati tra loro. Nel corpo centrale saranno realizzate ben 21 sale operatorie sotto cui sarà realizzata una Galleria commerciale. L’edificio a sud comprenderà invece i reparti dedicati alla donna e al bambino, con 11 sale travaglio, tre sale operatorie e due “case del parto”. Nell’area nord si concentreranno invece le attività medico-chirurgiche. Le vecchie palazzine facenti parte del comprensorio cambieranno in parte funzione per uniformarsi al nuovo assetto progettuale. Il padiglione di Guardia, nato nel 2015 e oggi sede del pronto soccorso generale, sarà utilizzato per i prelievi, per l’accettazione e per l’endoscopia. Al Policlinico Mangiagalli e Regina Elena ci saranno anche attività di day hospital, il centro per la procreazione assistita e altri ambulatori.

Per saperne di più, ecco l’articolo del blog che parlava del nuovo Policlinico