Il gusto eclettico e poliedrico del famoso regista di Gran Budapest Hotel non accenna ad arrestarsi. Anzi, di recente, una community online ha deciso di collezionare fotografie di edifici e luoghi che ben si allineano all’idea di Mondo di Wes Anderson, fatto di colori, geometrie e una quota parte di vintage che oggigiorno va per la maggiore. Sulla falsa riga della designer India Mahadavi, che ha da poco ultimato i preziosi interni degli store di Red Valentino, Wes Anderson si è fatto notare per la trasposizione dei set cinematografici in veri e propri design per interni. Il più famoso? Di certo lo conoscete; è il Bar Luce della Fondazione Prada. 19 mila metri quadrati di una vecchia distilleria sono state trasformate in spazi dalle atmosfere oniriche, omaggio agli storici caffè milanesi descritti da boiserie in legno, dettagli metallici color ottone e carte da parati tra le più disparate. E poi, lastre, piastrelle e piastrelline che disegnano pareti geometriche e suddividono la scena. I “followers” di Wes riprendono questo linguaggio e lo fanno proprio attraverso scatti magici, ricchi di colori contrastanti e geometrie affascinanti.

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Bagni pubblici a Gotha, Germania

E’ il caso dei bagni pubblici di Gotha, caratterizzati da una piscina interna accerchiata dalla struttura dell’edificio, che passa da bande al piede di color verde menta e bordate di rosso al bianco della volta per ottimizzare la luce all’interno. Ad un capo della sala, proprio dietro al corpo scale rosso fuoco che da accesso al ballatoio, una grande vetrata traslucida arricchisce la sala e ci riporta al movimento moderno, fatto di linee spezzate e ripetitive.

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Redhill station, Singapore

Le tinte pastello della stazione Redhill di Singapore ripropongono uno dei colori più ricorrenti di Grand Budapest Hotel: il rosa. In ugual modo, le scale mobili della stazione singaporiana sono abbracciate da elementi strutturali e architettonici che giocano con le tonalità del colore primario e si mischiano al colore grigio del cemento strutturale, in verticale, e a quello del pavimento che pare essere costituito da piastrelle in agglomerato cementizio mescolato con pietrame bianco.

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Stazione dell’autobus ad Aralsk, Kazakhstan

Ad Aralsk, in Kazakhstan, la bellezza decadente di una fermata dell’autobus riporta ai luoghi tipici delle architetture di Wes Anderson. Di stampo sovietico, il piccolo edificio/sala d’attesa sembra essere l’unico elemento di un mondo che non esiste più. Il notevole gioco architettonico è elevato dal contesto naturale, che funge da sfondo perfetto alla torretta di mattoni ocra e azzurra.