Una costante e regolare esposizione alla luce naturale può incidere in modo significativo sui ritmi biologici ai quali il nostro corpo è soggetto. Tuttalpiù, la luce naturale può essere la vostra risposta al risparmio energetico, poiché un ambiente ben illuminato naturalmente riduce l’uso di componenti elettriche per illuminare.

Molto spesso, quando si guardano annunci di affitti o case in vendita, gli ambienti vengono descritti come “luminosi”. Ma per i non esperti, quando un edificio è “luminoso” al punto giusto? Non esiste una risposta univoca, poiché ogni persona ha una percezione fisica, fisiologia e psicologica dello spazio in cui vive, studia o lavora diversa da tutti gli altri.

Una buona distribuzione delle finestrature riduce i contrasti, intesi come zone in luce piena e zone in ombra, e quindi minimizza il fenomeno di abbagliamento, evidenziato da ricercatori e analisti come il principale fattore che porta ad ambienti poco confortevoli. É bene quindi non sottodimensionare ma nemmeno sovradimensionare la superficie finestrata, che potrebbe includere ai piani più alti finestre in copertura per aumentare la luce zenitale, considerata in assoluto la fonte di luce naturale energeticamente ed economicamente più conveniente. Anche le strategie progettuali legate all’efficienza energetica possono portare alla riduzione di luce naturale, come lo spessore degli isolamenti a cappotto, le finestre altamente performanti equipaggiate con film basso emissivi e le geometrie delle schermature solari. Una casa in cui vivere bene è una casa bilanciata, che combina le nuove tecnologie con le risorse di cui già disponiamo.

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Foto di copertina: La Menil Collection di Renzo Piano a Houston sfrutta la luce naturale facendola rimbalzare su pannelli prefabbricati in ferrocemento di colore bianco. Il risultato è uno spazio dalla luce omogenea, intensa, che esalta i colori delle opere esposte.