Potrebbe diventare il primo esempio di greenway metropolitana al mondo, con alberi e prati fioriti, una pista ciclabile e alcune corsie preferenziali per il trasporto pubblico. Si tratta del progetto di riqualificazione urbana MiMo (Ciclovia Milano Monza), che se realizzato creerebbe un percorso, una linea preferenziale lunga 15 chilometri, tra Monza e Milano, passando per Sesto San Giovanni.

Ispirata al Jardí del Túria di Valencia , la nuova greenway metropolitana riguarda da vicino il quartiere Bicocca, sede di Pirelli, che vuole contribuire attivamente a rendere l’area un polo della mobilità verde, promuovendo iniziative innovative presso i propri dipendenti, anche insieme all’Università e alle altre aziende del territorio. Il progetto di un corridoio verde e ciclabile tra il capoluogo lombardo e una parte del suo hinterland è un esempio virtuoso di come dovranno essere le città del futuro, le smart city al cui sviluppo Pirelli contribuisce da anni. Le città si stanno già rifacendo a canoni di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, ricche di grandi spazi verdi al loro interno, collegate alle loro periferie da piste ciclabili e utilizzate per la mobilità dolce e a zero emissioni.

La greenway interverrebbe direttamente su molti problemi ambientali come le isole di calore, le emissioni di CO 2 e le alluvioni, ma anche riducendo i problemi sociali e di degrado. I 5mila alberi garantirebbero una riduzione della temperatura di circa 3 gradi degli edifici lungo il percorso e l’assorbimento di circa mille tonnellate di anidride carbonica all’anno. Inoltre, la creazione di una solida infrastruttura ciclabile, con percorsi dedicati e ciclo-stazioni, incentiverebbe chiaramente la mobilità intelligente, riducendo ulteriormente le emissioni di gas serra.

Come spesso accade in questi casi, ai benefici ambientali si accompagnano quelli economici: la riqualificazione attuata dal corridoio verde tra Milano e Monza aumenterebbe il valore del patrimonio immobiliare di una percentuale compresa tra il 12 e il 23 per cento, mentre si stima che il business delle imprese sparse lungo il percorso potrebbe aumentare tra il 35 e il 55 per cento. Insomma, la greenway anche dal punto di vista immobiliare potrebbe dar vita ad un rinnovo delle aree prima marginali e abbandonate in favore di soluzioni appetibili.

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