Pierre Martin, capo di JLL Italia, evidenzia come i centri commerciali oggi rappresentino grandi poli attrattivi capaci di generare introiti di miliardi di euro ogni anno. Solo quest’anno, i centri commerciali sono stati in grado di catalizzare il 50% degli investimenti retail nei primi tre mesi del 2018.
Entro la fine del 2021 sono attesi oltre 1milione e 300mila metri quadrati adibiti ad aree commerciali in Italia, il 33% dei quali risulta già in costruzione e si riferisce a 16 progetti sparsi per tutta la penisola. E sebbene l’Italia abbia rappresentato solo il 4% del mercato europeo dal 2008 alla fine del 2017, Pierre Martin fa sapere che il Paese è in crescita. Tant’è vero che il peso dell’Italia nel primo quarter del 2018 ha raggiunto il 6,5%. Sempre secondo JLL, da inizio 2018 sono stati investiti nel settore retail circa 780 milioni di euro, più del doppio di quanto investito nello stesso periodo lo scorso anno. «Il settore retail ha registrato nel 201 circa 2,2 miliardi di investimenti, un valore in diminuzione del 23% rispetto allo scorso anno. In termini di operazioni registrate si è riscontrato un incremento (+3 rispetto al 2016)» conclude Marin.
Secondo l’ultima indagine del colosso immobiliare Cushman & Wakefield sugli shopping centre, l’Italia è stata una delle nazioni più vivaci dell’intera Europa Occidentale per quanto riguarda cla costruzione di spazi per il retail. Dopo le sedici nuove aperture del 2016, che hanno incluso il Centro Commerciale di Arese, uno dei più grandi centri d’Europa, nel 2017 si sono aggiunti CityLife e il centro Adiageo nel veronese. Entro il 2021 sono previste altre 16 aperture, forse 18, tra le quali spicca Westfield, progetto da 1,4 miliardi di euro di investimento su Segrate che punta a soffiare ad Arese il posto di centro commerciale più grande d’Europa, il Caselle Open mall a Torino e, sempre a Milano, il centro commerciale di Cascina Merlata.
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