Un traguardo importante per l’Italia, che vede 17 aree uniche al mondo riconosciute dall’Unesco come Riserve della biosfera. Tra queste, le ultime due si trovano in Valle Camonica-Alto Sebino, in Lombardia, e il Monte Peglia, in Umbria.

Le due aree sono state dichiarate Riserve della biosfera dal programma L’uomo e la biosfera, un consiglio internazionale tenutosi in Indonesia, a Palembang promosso dall’Unesco. Riserva della biosfera sta a significare un’area geografica “da custodire”. Le riserve in oggetto non possono essere sfruttate in modo indiscriminato, gli effetti dei cambiamenti climatici sono monitorati costantemente e, se necessario, contrastati nel modo più efficace così da assicurare il benessere della biodiversità presente nell’area protetta.

Le due nuove Riserve della biosfera

La Valle Camonica-Alto Sebino comprende 45 comuni lombardi, per una superficie totale di oltre 130mila ettari, oltre a cinque comuni che connettono la Valle al Lago d’Iseo. Per di più, sempre in Lombardia, l’Unesco ha dato due ulteriori riconoscimenti internazionali: uno riguarda l’ampliamento della riserva Valle del Ticino, che ora comprende anche il Lago Maggiore, lo straordinario sito di Campo dei Fiori e Val Grande, per un totale di oltre 300mila ettari di territorio suddivisio da 217 comuni tra Lombardia e Piemonte.

Riserva Naturale Monte Rufeno, Parco di Monte Peglia e Selva di Meana, foto courtesy Gianluca Proscio

Riserva Naturale Monte Rufeno, Parco di Monte Peglia e Selva di Meana, foto courtesy Gianluca Proscio

In Umbria, invece, il Monte Peglia include quattro comuni della Provincia di Terni per una superficie di oltre 40mila ettari. L’ampia zona vulcanologica e forestale, situata prevalentemente nel territorio del comune di SanVenanzo, è un serbatorio naturale di biodiversità nonché rifugio per molte specie biologiche rare e in via d’estinzione.

Foto: in copertina una foto della Riserva della biosfera sita in Valle Camonica-Alto Sebino