Abbiamo già parlato ad inizio anno del Bonus ristrutturazione 2019, che consente di decurtare dall’Irpef una quota pari al 50% dei lavori sostenuti per un massimo di 96mila euro. In dieci anni. La documentazione, dunque fatture pagate e bonifici inoltrati all’impresa di ristrutturazione, consentono di accedere, come gli anni precedenti, ad una riduzione dei costi per ristrutturare casa nuova.

Ecobonus e Sismabonus

La grande novità di quest’estate in materia fiscale, sono l’Ecobonus e il Sismabonus. Con questi due interventi di riqualificazione, energetica o di riduzione del rischio sismico, invece di accedere alla detrazione in dieci rate in dieci anni, è possibile ricevere subito uno sconto sul corrispettivo. La norma, entrata in vigore con il Decreto Crescita, è già attiva.

Iniziamo col dire che la novità fiscale è valida sia per opere all’interno di fabbricati singoli sia per condomini. Per richiedere lo sconto diretto, il committente dovrà chiedere in via anticipata all’impresa o attività a cui è chiesto lo sconto se accettare o meno. In caso positivo, l’azienda emetterà la fattura con l’importo complessivo dei lavori, che usufruirà poi del credito d’imposta. Il committente, invece, pagherà solo l’importo residuo al netto dello sconto. Ovviamente, questo caso implica la non possibilità di accesso al Bonus ristrutturazione che già conosciamo bene.

Una nota importante è la modalità di pagamento, che non potrà avvenire mediante contanti, assegni postali o bancari o carte di debito/credito. Per poter accedere all’Ecobonus o Sismabonus il committente dovrà pagare esclusivamente tramite bonifico bancario o postale parlante. Inoltre, per accedere a questi bonus il cliente dovrà comunicare all’Agenzia delle Entrate le informazioni dettagliate riguardanti i lavori, entro e non oltre il 28 febbraio dell’anno successivo. E’ altresì importante ricordare che l’assenso del fornitore è obbligatorio. Dunque, muovetevi con anticipo e chiedete subito se l’azienda edilizia sia incline all’utilizzo di questa formula.