Una delle controversie che più si è accesa nel periodo post-Covid è certamente il tema dello smart working, in italiano “telelavoro”. La possibilità sempre più crescente che ha permesso a milioni di lavoratori di lavorare da casa sembra sempre più una possibilità pronta ad entrare nelle nostre vite. Sia che il lavoratore sia rimasto a casa per via delle misure di sicurezza stringenti applicate a tutti gli spazi di lavoro, specialmente quelli multipiano che sfruttano ascensori per raggiungere i livelli più alti, sia per quelli che si sono ritrovati, o lo sono tuttora, a lavorare poche ore alla settimana, pare che l’interesse per un lavoro flessibile possa essere un buon compromesso per avere più libertà di azione, lato lavoratore, e per ottimizzare i costi delle prestazioni, lato datore di lavoro.

In Germania, proprio in questi giorni, il governo sta predisponendo una serie di leggi che parrebbero introdurre il concetto di “telelavoro” come obbligo per le aziende. Il Ministro del Lavoro tedesco ha parlato chiaro: nei prossimi giorni illustrerà la sua proposta per cui diventerà d’obbligatorio poter consentire ad un lavoratore di lavorare da casa, se lo richiede all’azienda.

E se questa opzione è positiva da un lato, dall’altro rischia di diventare una mossa brusca per quanto riguarda la dimensione e la tipologia delle unità immobiliari destinate a residenza e a ufficio. Basti pensare che se in Germania la metà dei lavoratori chiedesse di poter usufruire del telelavoro, si avrebbe una contrazione del mercato immobiliare con destinazione d’uso a ufficio del 13%. Tale situazione porterebbe in poco tempo ad una conversione necessaria delle dimensioni di casa, oggi ottimizzate negli spazi per poter ricavare ripostigli e aree dedicate a dispense e archiviazione. Considerando uno spazio minimo di 12 metri quadrati da adibire ad ufficio, si avrebbe la necessità istantanea di implementare di circa 100 milioni di metri quadrati lo spazio di casa, mentre risulterebbero inutilizzati i già esistenti 180 milioni di metri quadrati dedicati agli uffici.

Trasferire il lavoro dall’ufficio a casa è una rivoluzione inevitabile, che porterebbe a molti vantaggi se fatta nei tempi e nei modi più giusti. Deutsche Bank prevede che la soluzione del telelavoro possa portare ad un beneficio per imprese e lavoratori. Secondo questa linea, le periferie potrebbero essere una buona soluzione per affittare o acquistare unità immobiliari più grandi, anche se queste dovrebbero essere piuttosto vicino al centro della città e satellitare attorno a città che possano creare flussi di lavoro con continuità e costanza.