Secondo gli analisti del settore il 2023 sarà un anno positivo per il mercato immobiliare italiano, con la percentuale di crescita più alta a Genova, ma anche con un aumento del divario tra nord e sud. L’Osservatorio Immobiliare ha confrontato i costi euro al metro quadrato nelle 12 città principali della penisola, partendo da Milano, Firenze e Roma, arrivando a Bari, Napoli e Palermo.

Il rialzo maggiore lo si avrà proprio a Genova, che rispetto al 2022 vedrà salire i prezzi con un ritocco pari al 4,5%. Seguono il capoluogo ligure la città di Bologna, 3,9%, e Verona, 3,2%. Il trend è sempre positivo anche per la città più cara della penisola, Milano, che osserverà però un aumento più contenuto, fermo al 2,9%.

La situazione preoccupante è relativa al posizionamento delle città nella penisola. Sembra infatti che durante l’anno in corso sarà il sud ad avere la peggio, con performance negative per Napoli, Palermo e Catania. Il sud non riesce a ritrovare la spinta per uscire da una situazione stagnante, non soltanto nelle periferie ma anche nei grandi centri.

Il prezzo minimo per un’immobile a Catania si aggira oggi attorno ai 1200 euro al metro quadrato, contro gli oltre 5mila richiesti per una casa a Milano. A Bologna si supereranno i 3400 euro al metro quadrato, mentre a Napoli ci sarà una contrazione che vedrà il costo al metro quadrato passare da 2740 a 2695 euro.

Nonostante il clima positivo, gli analisti sottolineano la possibilità di prezzi più alti a fronte di una diminuzione delle transazioni. Se il 2022 è stato un anno eccezionale, con un totale di compravendite attorno alle 770mila unità, il 2023 è partito nel segno dell’incertezza economica dovuta al periodo che stiamo vivendo. La forte incertezza economica ed emotiva che ha investito gli acquirenti si placherà?