Le grandi città come Milano, Roma e Napoli non attirano più come una volta, quando molti giovani le sceglievano per cercare la fortuna e, magari, una sistemazione abitativa diversa dai piccoli paesi. Oggi, invece, la tendenza sembra essere invertita, perché di fronte al prezzo elevato degli appartamenti c’è chi decide di allontanarsi dalle grandi città per comprare in periferia o anche in provincia, dove i costi sono ancora contenuti, anche se più alti rispetto a qualche anno fa. Secondo i dati raccolti in uno studio pubblicato su La Repubblica, il 66,4% di chi vive nelle grandi città ha comprato casa nella stessa città. Numeri che sembrerebbero favorire Milano, Roma e Napoli, città analizzate nella ricerca, ma non è così. Perché? Perché la percentuale rispetto agli anni precedenti è scesa molto. Solo nel 2022, infatti, nel primo semestre la percentuale era del 72,1%. Le vicende dell’ultimo anno, con gli aumenti e i costi quasi proibitivi per comprare casa, hanno portato gli italiani a “emigrare” verso l’hinterland o la provincia, e c’è anche chi si è spostato ancora più lontano. A Milano, infatti, il 54% degli intervistati ha comprato casa nel primo semestre del 2023 in città, ma ben il 31% ha optato per l’hinterland e il 12% addirittura si trasferisce verso altre province. Dalla rilevazione dello studio, e nello specifico nei dati di Roma, emerge una nuova tendenza: la mobilità territoriale. Infatti sempre più persone preferiscono comprare lontano dai luoghi di lavoro, magari spostandosi di provincia o anche di Regione. Non è quindi una sorpresa se chi lavora a Milano vive nel Brianzolo o anche in Piemonte tra Novara e altre province piemontesi. Così come non c’è da meravigliarsi se chi lavora nella Capitale preferisce prendere casa in provincia o anche tra Abruzzo, Umbria e Toscana.