L’Esposizione Internazionale del 2015, più conosciuta come EXPO2015, ha avuto sulla città di Milano una presa tale per cui abbiamo visto la città meneghina evolvere arricchendosi di edifici a torre più o meno alti e dotati delle più sofisticate tecnologie costruttive.
Il mercato immobiliare residenziale è stato enormemente impattato nel 2015, con conseguenze positive negli anni a seguire e brevemente interrotte durante l’esplosione pandemica mondiale. In sei anni, dal 2015 alla fine del 2021, i prezzi medi degli immobili su tutto il territorio milanese si sono alzati del 7,3% per gli edifici di nuova costruzione, del 5,8% per gli appartamenti di costruzione recente e del 7,8% per le unità immobiliari “più vecchie”. Fimaa Milano, l’associazione degli agenti immobiliari e merceologici, mostra una tendenza positiva anche per le compravendite, aumentate del 48,2% per il solo mercato residenziale.
Nell’area del centro, Milano fa segnare andamenti crescenti per tutte le tipologie di appartamenti, con una netta preferenza per le unità immobiliari meno recenti nella misura di +19%. Se ci si sposta a nord, questo trend si ribalta; gli immobili nuovi salgono del 8,6% per poi scendere al 5,1% per gli immobili meno recenti e risalire di un punto percentuale per quelli vecchi. Anche Milano Sud sembra più propensa a edifici di nuova costruzione, facendo segnare addirittura un -6,6% per appartamenti di inizio novecento. Simile anche se positivo il trend di unità immobiliari vecchie a Milano Est, che strappa un timido +0,4% lasciando campo libero ai nuovi edifici in fase di costruzione o finiti da poco, per i quali le quotazioni volano a +11,2%. Ultima ma non ultima la proiezione sull’area Ovest di Milano, dove gli appartamenti vecchi hanno subito in 5 anni un aumento del 5,3% mentre i nuovi di circa il 7,4%.
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