Il mercato immobiliare residenziale di Milano chiude il 2016 in ripresa rispetto al 2015 e in particolare con tempi medi di vendita piu’ contenuti, trattative piu’ veloci, piu’ appuntamenti e piu’ casi di proposte per lo stesso immobile. E’ quanto emerge dall’indagine svolta da Fimaa Milano Monza & Brianza tra i suoi Associati, da cui si rileva come i prezzi siano ancora stabili, su livelli post-crisi. Tuttavia a giudicare dai fatturati delle agenzie immobiliari – in aumento secondo il 67% degli agenti immobiliari – la domanda vivace potrebbe gia’ nel 2017 provocare dei lievi aggiustamenti verso l’alto dei prezzi, specie per gli immobili di maggiore qualita’. È dunque, secondo FIMAA MiMB, il momento per finalizzare l’acquisto perché la situazione che si osserva in base alle percezioni del panel è di una progressiva minore trattabilità dei prezzi, con acquirenti che cominciano a temere di “perdere l’affare” e, considerato che i prezzi di offerta delle abitazioni sono più adeguati alla domanda, con uno sconto che ormai difficilmente supera i 12 punti percentuali. A “Milano città” la domanda vivace spinge le compravendite, secondo i nostri preconsuntivi, a oltre 22 punti percentuali nel 2016 rispetto allo scorso anno, e quasi a 20 punti nei “comuni minori della Provincia”.
Per il 2017, dato i preconsuntivi dell’anno 2016 e le opinioni favorevoli, si prevede una buona dinamicità sebbene con una leggera riduzione dell’intensità della crescita: +19,9% a Milano città e a +17,4% nei comuni minori. Città di Milano – Variazioni percentuali annue del numero di compravendite di abitazioni (* preconsuntivi; ** previsioni; fonte: Elaborazioni Ufficio Studi FIMAA Milano Monza e Brianza su dati Agenzia delle Entrate). “Nel residenziale si assiste a una grande dinamicità delle transazioni – dichiara Enzo Albanese, presidente FIMAA Milano Monza & Brianza – ciononostante lo stock d’invenduto non accenna a diminuire. La causa è da ricondurre al fatto che sul mercato viene continuamente immesso prodotto nuovo e di qualità a un prezzo sempre più concorrenziale rispetto a quello dell’usato, che quindi rimane invenduto e si accumula nel tempo. I prezzi andranno via via stabilizzandosi, in un’ottica di sconto che è destinata a ridursi sempre più. La modalità d’acquisto privilegiata, invece, rimane ancora il mutuo, che ha raggiunto condizioni mai così vantaggiose per gli acquirenti. Se il comparto del lusso viaggia su binari propri e non conosce crisi, il social housing rimane ancora una fetta troppo marginale del mercato.”
Fonte: http://www.quotidianocasa.it/
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