Mentre l’aumento della curva pandemica sembra rientrare, sebbene la strada sia ancora di lungo percorso, la Milano dopo il Covid mostra un trend positivo in quanto a compravendite, che torna a fare i numeri del 2019 con ben già 13mila transazioni nel 2021.
Milano è una città che rinasce cambiando e puntando tutto sulla policentralità dei nuovi quartieri periferici oggi sempre più interessanti per gli investitori. La zona più pregiata, ovvero quella entro le vecchie mura, sembra subire una leggera flessione negativa (-0,85%), mentre le aree limitrofe al centro guadagnano tre punti percentuali. In particolare Città Studi e Nolo aumentano del 3% per un costo medio al metro quadrato di 5500 euro per il nuovo e 4000 euro per il vecchio da ristrutturare. Anche l’area nei pressi di Fondazione Prada ha subito un notevole aumento nell’ordine del 8%.
Sicuramente questo andamento è dovuto al fatto che la zona di San Babila così come tutto il centro storico viaggiano su cifre ben più alte, tra i 9mila e i 15mila euro al metro quadrato. Ma non è l’unico fattore. Infatti la pandemia ha spinto gli acquirenti a rivalutare la posizione rispetto al centro cittadino in favore di spazi più generosi e porzioni di verde dove poter vivere la vita con più tranquillità. Certo questa scelta è subordinata alla presenza di servizi, che nel tempo si sta facendo sempre più capillare, consentendo la creazione di micro quartieri satelliti dove c’è tutto quanto utile per vivere bene.
Per le tasche meno ricche ci sono altre zone che, seppur oggi non tra le più richieste, lo saranno probabilmente nei prossimi anni. In questo caso si parla del Gallaratese o le zone tra via Mecenate e viale Forlanini, dove oggi si possono trovare proposte ad un prezzo al mq. ancora contenuto.
Foto courtesy Giuseppe Romano
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