WiredScore è stata fondata a New York nel 2013 da leader nel settore immobiliare, tecnologico e delle telecomunicazioni, con l’approvazione del sindaco newyorkese Bloomberg. L’idea era quella di migliorare le infrastrutture tecnologiche della città e di sostenere gli imprenditori che guidano il progresso tecnologico e creano posti di lavoro. Dopo il successo negli Stati Uniti, WiredScore è stato lanciato nel Regno Unito nel 2015 dopo aver vinto la gara d’appalto della Greater London Authority per diventare sindaco ufficiale del Digital Connectivity Rating Scheme di Londra. La domanda internazionale per il sistema di valutazione della connettività ha visto da allora l’azienda espandersi in Francia, Irlanda, Germania e Canada e anche nel nostro Paese.

Coima è fra i primi operatori immobiliari italiani ad aver deciso di adottare questa certificazione per alcuni dei suoi edifici attualmente in fase di realizzazione e conclusione, come il Coima HQ, il Corso Como Place, Gioia 20, Pirelli 35 e San Fedele. Questi edifici faranno da apripista alla nuova certificazione, essendo quindi dotati di tutti i parametri richiesti relativamente alla connettività digitale. La certificazione WiredScore fornirà ai proprietari degli immobili così come agli sviluppatori criteri per il raffronto delle infrastrutture digitali presenti all’interno delle unità commerciali, consentendone una valutazione dal punto di vista della dotazione tecnologico-impiantistica. Oltre ad assicurare che l’immobile in questione sia altamente all’avanguardia, WiredScore garantisce la massima trasparenza dei dati mettendo a disposizione di chiunque un registro che elenca le prestazioni di connettività digitale dell’edificio.

Se dal punto di vista digitale Coima si appresta ad applicare WiredScore, anche la certificazione LEED non mancherà. Infatti le due certificazioni possono be definirsi come complementari, provvedendo ad uno spettro di requisiti e richieste applicate all’edificio atte a coprire gli aspetti sociali, ambientali ed economici del manufatto.