Il futuro della mobilità urbana sta affrontando sfide enormi come l’aumento del traffico, l’inquinamento atmosferico e la mancanza di zone senza auto. Nel tentativo di gestire meglio la pianificazione urbana, molte città stanno considerando o implementando il divieto di circolazione dei veicoli. Sfortunatamente, le alternative di car-sharing fornite dall’industria mancano di una serie di fattori importanti rispetto al possedere un veicolo privato, soprattutto la mancanza di identificazione personale. Il progetto Adaptive City Car mira a rompere radicalmente con gli attuali standard dell’industria e offre una soluzione ipotetica per un futuro urbano più sostenibile.
Il progetto Adaptive City Car è stato una collaborazione tra il Dipartimento di Design di Dessau e l’Istituto di Architettura di Dessau, sostenuto dalla casa automobilistica tedesca AUDI. Il risultato del corso di tre mesi è un modello di auto condivisa autonoma, che fornirebbe una migliore qualità dell’aria, spazio per varie attività durante la guida e soprattutto la sensazione di occupare uno spazio personale – un’esperienza altamente individualizzata grazie all’integrazione di tecnologie adattive e l’implementazione di organismi viventi.
Il design organico dell’auto si basa su principi generativi che mirano a offrire un’alternativa all’aspetto artificiale e standardizzato dei veicoli ordinari. Oltre a una struttura che sembra cresciuta naturalmente, alcune aree della scocca sono progettate per incoraggiare la crescita di muschio e licheni per filtrare gli inquinanti dell’aria che entrano nell’interno dell’auto. La forma asimmetrica del veicolo permette un maggiore spazio interno ma anche l’integrazione di grandi lucernari, realizzati con vetro intelligente che cambia l’opacità, che dirigono l’attenzione visiva dei passeggeri da situazioni di traffico spiacevoli all’ambiente. I sensori che rispondono alla presenza di individui controllano la luce integrata e il feedback audio al fine di aumentare l’identificazione dei passeggeri con il veicolo a guida autonoma.
Il modello in scala reale è stato prodotto facendo uso di robot da 92 componenti su misura che sono stati assemblati su una piattaforma a quattro ruote sponsorizzata da AUDI. Ogni elemento è stato rivestito a mano con fino a tre strati di polistirolo adesivo, levigato e poi incollato ai suoi vicini. Una volta che tutte le unità erano in posizione, il veicolo completato è stato verniciato e le tecnologie adattive e i materiali organici sono stati installati. Il tempo totale di lavoro sul progetto supera le 10.000 ore di lavoro.
Foto courtesy Materiability.com
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