L’idea di una sesta linea metropolitana non è notizia propriamente nuova. Già nel 2010, durante l’amministrazione Moratti, se ne parlò come una soluzione per collegare l’hinterland Milanese con il centro città consentendo la riduzione dei veicoli nel cuore di Milano. 

Oggi, grazie all’ingente stanziamento di denaro dedicato alle metropolitane milanesi, la possibile nascita della M6 non è più un miraggio. Sono 800 i milioni che verranno utilizzati per la risistemazione o la rivisitazione delle stazioni sotto il livello terra, con la M1 che potrebbe raggiungere Baggio e il quartiere degli Olmi, la M2 estesa fino a Rozzano e Brugherio, la M3 a Paullo e la M4 a Segrate. Per quanto riguarda la M6, si parla di un collegamento tra il quadrante nord-ovest della città, Quarto Oggiaro, e il quadrante sud-ovest, Ponte Lambro e viale Certosa. Già si parla addirittura di un prolungamento fino al paese di Baranzate.

La nuova linea metropolitana incrocerebbe la M1 a Pagano, la M2 a Porta Genova e la M3 a Rogoredo, per consentire agli utenti interessanti scambi tra diverse metropolitane portandoli a prediligere la limitazione dei propri mezzi privati in favore del trasporto pubblico, sicuramente da preferirsi nel centro città data l’alta densità di residenti e spostamenti nell’area.

La somma messa in campo dall’ultima finanziaria consentirebbe, inoltre, di realizzare un vero studio di fattibilità per la messa in moto di tutto quanto utile alla creazione della nuova linea metropolitana. 

 

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