Per chi non lo conoscesse, il Bauhaus è una scuola di architettura, arte e design che quest’anno celebra il centenario. Fondata da Walter Gropius, architetto e visionario operante in Germania dal 1919 al 1933, la scuola di Weimar rappresentò il punto di riferimento per tutti i movimenti d’innovazione nel campo del design e dell’architettura razionalista e funzionalista.

Crocevia del dibattito sul rapporto tra tecnologia e cultura, in occasione dei suoi cento anni il Bauhaus diventerà un simpatico pullman itinerante. Wohnmaschine, casa vivente in italiano, è un pullman di circa 15 metri quadrati che ricorda nell’aspetto l’edificio simbolo del Bauhaus. Vetrate trasparenti intersecate da griglie nere e con l’iconica scritta disposta in verticale, il Wohnmaschine è arredato per ospitare incontri e workshop.

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Nel corso dell’anno il bus targato Bauhaus farà tappa a Dessau, Berlino, Kinshasa e Hong Kong. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere il movimento modernista in maniere più interattiva, accattivante e meno letterale. Inoltre, attraverso il pullmino e le attività che si svilupperanno durante l’anno, l’iniziativa tratterà temi come l’occupazione e il colonialismo delle potenze occidentali in Africa.Cinque designer dei workshop congolesi viaggeranno poi a Berlino per condividere le loro ricerche con gli omologhi tedeschi. Qualcosa di simile avverrà nella tappa cinese di Spinning Triangles, al Para Site di Hong Kong. Un’iniziativa che gli stessi promotori provano a riassumere evidenziando come le loro «parole e azioni mirino a sfidare, e trasformare, le tradizioni e i temi posti dal Bauhaus».