Dalla produzione del famoso amaro alla protezione collettiva, Ramazzotti ha riconvertito la propria catena produttiva per distribuire disinfettante per mani. Così una delle distillerie più famose al mondo ha deciso di rispondere all’emergenza coronavirus. L’azienda, con sede a Canelli, nell’Astigiano, ha fermato in questi giorni la produzione del suo amaro per creare un gel disinfettante di cui tutti hanno un disperato bisogno, soprattutto in ambito sanitario-ospedaliero. Il gel disinfettante, che è già stato preso di mira dai collezionisti più incalliti, sarà distribuito dalla Croce Rossa Italiana, dalla Protezione Civile e dai Vigili del Fuoco in tutto il Comune. Non sarà dunque acquistabile online.

La produzione di disinfettante è stata avviata già prima che la situazione degenerasse, come forma precauzionale dedicata al personale della distilleria e degli uffici di Milano. A quel tempo, l’azienda non era stata convertita completamente, per poter comunque rispettare le consegne dettate dal mercato estero, oggi bloccato così come è avvenuto in Italia da una settimana a questa parte.

ramazzotti-disinfettante-145539

Nonostante la gravità della situazione, l’azienda ha comunque deciso di studiarne la boccetta, oggi riempita manualmente dagli operatori che si sono resi disponibili, e il suo contenuto: un prezioso fluido disinfettante che viene mescolato con una parte di distillato di scorza d’arancia per donare una nota più dolce ad una situazione molto amara.

Il disinfettante Ramazzotti segue l’impegno di altri stabilimenti del gruppo, come quello svedese di Absolut Vodka e quelli statunitensi di Smooth Amber e Tx Whiskey.